DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

Una breve storia del Rosario

Storia-del-rosarioFra tutte le devozioni in onore della Madonna, una delle più amate e praticate dal popolo cristiano è la recita devota del S. Rosario. Da oltre otto secoli la Chiesa l'ha accolta e si è adoperata a diffonderla, dapprima tra la gente semplice ed incolta e in seguito tra tutte le categorie del popolo di Dio. La sua origine risale a quel rifiorire di manifestazioni nuove della devozione verso la Vergine, nei suoi aspetti più popolari e spesso elementari, che ritroviamo nella Chiesa verso la fine del secolo XII. Alla diffusione di queste pratiche devozionali contribuirono largamente i cistercensi e poi, fin dagli inizi del secolo seguente, i grandi Ordini "mendicanti", nelle loro strenue lotte contro le eresie.

S. Domenico, in particolare, e i suoi frati, come ricorda Papa Giovanni Paolo II nella sua lettera sul Rosario (n. 17) l'adottarono come arma contro l'eresia albigese, diffusa soprattutto nel mezzogiorno della Francia: gli albigesi negavano la divinità e l'umanità di Cristo attribuendogli una semplice natura angelica, operante con un corpo apparente. Cristo non sarebbe stato, perciò, un vero redentore degli uomini, ma semplicemente un maestro, sia pure eccellente e degno di fede.

Anche in forza di queste vicende il Rosario si diffuse rapidamente. Così, già fin dal secolo XIII si forma la consuetudine di ripetere spesso una sequenza di 50 0 150 Ave Maria, accompagnate da genuflessioni e intercalate dal Padre Nostro. In quell'epoca il Rosario non era ancora chiamato con questo nome. Era indicato come il "Salterio della Beata vergine". In questo modo, accanto alla recita dei 150 salmi (Salterio) propria dei monaci e delle persone più colte, il popolo semplice ebbe il suo "Salterio" che, insieme alle "Laudi spirituali", veniva recitato soprattutto nelle Compagnie e nelle Confraternite. Poi, per renderne più facile la recita, si adottò la "Corona" che esisteva già come rudimentale strumento per altre devozioni.

Quindi, ben presto si introdusse anche il ricordo dei misteri della vita di Gesù di Maria, che allora furono fissati a quindici e che Giovanni Paolo II, nel 2002, ha integrato con altri cinque. Alla diffusione del Rosario cooperarono grandemente le Confraternite dl S. Rosario, con l'assistenza e lo zelo dei domenicani. Fra i grandi predicatori e primo fondatore delle confraternite è il B. Alano della Roche, domenicano, che sostanzialmente fissò la forma di questa preghiera, vocale e mentale.

Per concludere non possiamo non ricordare come molti Papi della storia (emerge Leone XIII chiamato anche il "Papa del Rosario") hanno come fatto a gara a raccomandare questa preghiera con numerosissime encicliche e "sarebbe impossibile citare lo stuolo innumerevole di Santi che hanno trovato nel Rosario un'autentica via di santificazione" (RVM, n. 8).

Fonte:  Il Rosario Perpetuo

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