DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

DOMENICA 14 DICEMBRE

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«Lo spirito del Signore è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione ; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di misericordia del Signore» (Is 61, 1-2).

Nell’anno giubilare, annunciato da Isaia, gli ebrei liberavano gli schiavi e i prigionieri, realmente !
Gesù assume la missione espressa qui sopra da Isaia, quando inaugura la sua predicazione : « Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete ascoltato » (Lc 16-21). L’« anno di misericordia » ch’egli instaura è il « tempo nuovo », la « buona novella » incarnata in Gesù.
E al Battista, Gesù rivela di essere il Messia, riprendendo parole simili a quelle di Isaia : « I ciechi vedono, gli zoppi camminano, … e ai poveri viene annunziata la buona novella. Beato è colui che non si scandalizza di me » (Mt 11, 2-6).
Se la missione del Messia non si riduce a un servizio sociale, poiché fondata nel mistero della vita trinitaria di Dio, che essa rivela e comunica, questa missione non deve neppure essere camuffata con una religiosità esteriore. Con « azioni e parole » Gesù ha manifestato la sua missione : farsi carico di ogni tipo di sofferenza umana e del peccato, per renderci liberi e capaci di rallegrarci nel Signore. Ogni battezzato è investito della stessa missione di Gesù, del quale deve essere testimone, come Giovanni Battista.

 

fr. Adriano Oliva, O.P.
Convento Saint-Jacques (Parigi)

 

Riferimenti scritturistici: Is 61, 1-2. 10-11 ; Lc 1, 46-50. 53-54 ; I Ts 5, 16-24 ; Gv 1, 6-8. 19-28

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