DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

GIOVEDI 18 DICEMBRE

foto-avvento

Povera Maria, ma anche povero Giuseppe! Chi era Giuseppe? Un semplice falegname, di origini regali si dice ( ed è vero, discendeva dal re Davide), ma di regalità non c'era rimasto più nulla.

Di lui, Giuseppe, sappiamo solo il nome del padre, ma per il vangelo di Matteo si chiamava Giacobbe e per quello di Luca, Eli. Maria si sente dire da un angelo (chi siano poi questi angeli è un altro problema) che avrebbe concepito e dato alla luce un figlio, il figlio dell'Altissimo e così, Giuseppe, si ritrova di punto in bianco, la fidanzata incinta e questo prima ancora che andassero a vivere insieme. Ma come dovevano sentirsi? Dire nel pallone è dir poco. Giuseppe ama Maria, l'ama con tutto se stesso, ma questo è troppo, decisamente troppo. Licenziarla, mandarla via anche solo in segreto, non è che risolvesse il problema... avrebbero preso Maria per una di quelle, l'avrebbero lapidata, sarebbe morta sotto una raffica di pietre. Quanta sofferenza, ma anche quanta vergogna. E chi usciva più di casa! Non sono più gli stessi: dovranno rinunciare ai loro progetti, ai loro sogni per essere totalmente disponibili al piano di Dio. Da sempre li vediamo santi, con l'aureola, pieni di fiori e di candele accese. Ma quanta fatica per guadagnarsela, Dio solo lo sa! Fidarsi di Dio, non è uno scherzo, non è una scampagnata. E Giuseppe, incredibile a dirsi, ci crede, crede addirittura ad un sogno... e destatosi dal sonno fece come gli aveva ordinato l'angelo.

 

Fr. Davide Colella, O.P.

Convento san Domenico, (Pistoia)

 

Riferimenti scritturistici: Ger 23,5-8 Sal 71 Mt 1,18-24

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