DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

Accostarsi reciprocamente gli uni agli altri

La Settimana per l’unità dei cristiani 2021

La settimana di preghiera tenutasi per la prima volta nel 1908 come Ottava per l’unità della Chiesa dagli anni ’30 su iniziativa dell’abbé Paul Couturier di Lione si è allargata a tutti i cristiani. Dal 1966 la commissione Fede e Costituzione del Consiglio ecumenico delle chiese e il Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani organizzano la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

E’ un momento di preghiera per favorire l’incontro e i dialogo dei cristiani in tutto il mondo e per camminare insieme ad accogliere la preghiera di Gesù: “che tutti siano uno, perché il mondo creda” (Gv 17,21). Ogni anno un gruppo ecumenico diverso prepara il materiale.

Quest’anno la preparazione del materiale per la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è stata affidata ad una comunità monastica, la comunità di Grandchamp nel cantone di Neuchâtel in Svizzera. E’ importante scorgere l’importanza di questa scelta: la comunità di Grandchamp vede le sue radici in una esperienza particolare sorta negli anni ’30 del secolo scorso da una associazione di donne sposate protestanti denominate “Dames de Morges”. Nel 1936 una di esse iniziò una vita stabile e ad essa seguirono altre nel 1940. Nel 1952 le prime suore s’impegnarono in modo definitivo pronunciando i voti di povertà castità obbedienza ed assunsero la regola e l’ufficio liturgico di Taizé. La comunità di Grandchamp costituisce così un’esperienza originale nel quadro del cristianesimo riformato che sulla base delle critiche di Lutero aveva rinunciato ai voti monastici. A partire dal priorato di suor Minke De Vries priora a Grandchamp dal 1970 al 1999 la professione delle suore è compiuta nelle mani della priora e con la presenza di pastori. La comunità ha una struttura indipendente e pur intrattendo ottime relazioni con essa, non dipende dalla Chiesa Riformata evangelica del Cantone di Neuchâtel.

Attualmente la comunità di Grandchamp è una comunità monastica di suore di diverse chiese e provenienti da diversi paesi. Caratterizzante è la vocazione ecumenica che impegna in un cammino di riconciliazione tra cristiani e nella famiglia umana in rapporto a tutta la creazione. Sin dalle origini la comunità monastica vede il suo fondamento in tre elementi: la preghiera, la vita in comune e l’ospitalità. La maggior parte delle suore attualmente vive a Grandchamp, a Areuse nella Svizzera romanda e alcune di loro a Sonnenhof en Bâle-Campagne. Altre sono una presenza di amicizia e preghiera in Svizzera e Paesi Bassi. Uno degli impegni della loro professione è così espresso: “Vuoi con le tue sorelle celebrare la novità di vita che Cristo dona con il suo Spirito e lasciarla vivere in te tra di noi, nella chiesa e nel mondo, in tutta la creazione, compiendo così il servizio nella nostra comunità?” (secondo impegno della professione).Sin dagli inizi la comunità di Grandchamp, per la spiritualità ecumenica che costituiva uno dei suoi tratti principali, nutrì un rapporto di vicinanza e amicizia con l’abbé Paul Couturier di Lione (1881-1953), uno dei pionieri dell’ecumenismo, che promosse la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani negli anni ’30.

I testi proposti per la settimana quest’anno riflettono un lavoro di preparazione che ha visto una condivisione dell’esperienza contemplativa propria della comunità. “I testi riflettono e testimoniano la nostra vita di comunità e di preghiera. Esprimono la nostra vocazione alla preghiera alla riconciliazione e all’unità nella chiesa e nella famiglia umana” ha detto suor Svenja, una delle quattro religiose di Grandchamp che insieme all’attuale priora suor Anne-Emmanuelle ha partecipato alla redazione.

Il testo scelto come guida per la preghiera Gv 15,1-17 suggerisce che per incarnare l’amore di Dio è necessario accostarsi reciprocamente gli uni agli altri. E’ un’idea presente nei padri del deserto come testimonia i riferimento a Doroteo di Gaza (500-565/580) che ha ispirato la celebrazione ecumenica. alessandro cortesi2   fr. Alessandro Cortesi, O.P.In questo periodo, purtroppo, a causa della pandemia, proprio nei giorni della celebrazione della settimana di preghiera, la comunità delle suore di Grandchamp sta vivendo una quarantena perché alcune tra le suore sono state contagiate e per la prima volta nella sua storia non può celebrare la preghiera quotidiana in comune e partecipare alle iniziative di preghiera previste in questa settimana.

La proposta di preghiera vede la struttura di tre veglie che riflettono il metodo di preghiera della comunità di Grandchamp. Esse riprendono le celebrazioni delle “veglie” o “notturni” nella tradizione benedettina solitamente svolte nella notte, unendole in una sola celebrazione vespertina. Ogni veglia presenta alcune letture dalla Scrittura, un responsorio cantato, un momento di silenzio e alcune preghiere d’intercessione e aggiunge anche la proposta di un’azione concreta La prima veglia è centrata sull’unità della persona in se stessa e sul dimorare in Cristo a partire dalla parola: “Io sono la vite. Voi siete i tralci Se uno rimane unito a me e io a lui, egli produce molto frutto; senza di me non potete far nulla (Gv 15,5). La seconda veglia esprime il desiderio di riscoprire l’unità visibile tra i cristiani. La terza veglia si apre all’unità di tutte le genti, di tutto il creato, ispirandosi ad un testo di Doroteo di Gaza che parla della sfida di avvicinarsi agli altri:

Immaginate un cerchio disegnato per terra, cioè una linea tracciata come un cerchio, con un compasso e un centro. Immaginate che il cerchio sia il mondo, il centro sia Dio e i raggi siano le diverse strade che le persone percorrono. Quando i santi, desiderando avvicinarsi a Dio, camminano verso il centro del cerchio, nella misura in cui penetrano al suo interno, si avvicinano l’un l’altro e più si avvicinano l’uno all’altro più si avvicinano a Dio. Comprendete che la stessa cosa accade al contrario, quando ci allontaniamo da Dio e ci dirigiamo verso l’esterno. Appare chiaro, quindi, che più ci allontaniamo da Dio, più ci allontaniamo gli uni dagli altri e che più ci allontaniamo gli uni dagli altri, più ci allontaniamo da Dio”.

Il sussidio offre poi suggerimento di letture con breve commento per ognuno degli otto giorni e l’indicazione di alcuni canti ecumenici come parte integrante della preghiera.

Con queste parole le sorelle di Grandchamp pregano ogni giorno: “Prega e opera affinché Dio possa regnare. Durante tutta la giornata, lascia che la parola di Dio dia vita nel lavoro e nel riposo. Mantieni il silenzio interiore in tutte le cose per dimorare in Cristo. Sii colmo dello spirito delle beatitudini: gioia, semplicità, misericordia.”

fr. Alessandro Cortesi, O.P.
Convento S. Domenico di Fiesole

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