La pietra di Lazzaro: Vincere la morte nella luce del Risorto

Nel nostro cammino quaresimale siamo giunti alla V settimana e la Liturgia ci pone davanti all’episodio di Lazzaro. Domenica scorsa avevamo incontrato il Cieco un’altro dei segni che Giovanni ci propone per prepararci alla Resurrezione del Signore. Quelli che Giovanni propone sono chiamati Segni e non Miracoli. Segni appunto, ovvero prefigurazioni della glorificazione di Gesù, indicatori che ci costringono a guardare il cammino di Gesù nella sua Verità eterna.
Quel non vedente che incontra Gesù, Luce del Mondo

IV DOMENICA di QUARESIMA Anno A 2023
Nel cammino verso la Pasqua siamo giunti alla IV Domenica di Quaresima: la Domenica del Cieco nato che ci fa intravedere la gioia pasquale. La Chiesa ci fa meditare sulla luce, o meglio, sull’illuminazione, azione compiuta da Gesù affinchè noi veniamo strappati dalle tenebre e pone al centro il tema della illuminazione battesimale. E’ chiamata: “ Domenica Laetare” che significa: “Rallegrati Gerusalemme” (cfr.Is.66,10-11). Si rallegra il giovane Davide perché Dio, che guarda il cuore e sceglie i piccoli, lo unge con il suo olio di letizia e lo Spirito irrompe su di lui (1 lett.).
Se tu conoscessi il dono di Dio
“Se tu conoscessi il dono di Dio”.
Una frase che accende un desiderio: il desiderio che instilla nell’animo di una donna l’ascolto, il farsi condurre in quel terreno che attende di essere irrigato con ciò che può veramente colmare ogni sua sete, e anche il nostro cuore. Un cammino interiore che la Quaresima ci fa percorrere e che, oggi, ci fa incontrare una donna arida, e Gesù, assetato di poter dissetare.
Ritiro Quaresima 2023 Movimento Giovanile Domenicano

Ritiro Quaresima 2023 Movimento Giovanile Domenicano - Il talento di credere. #giodom
Coscienza, forza, sofferenza: sono questi i termini che hanno ispirato i primi momenti di riflessione durante il ritiro spirituale del Movimento Giovenile domenicano presso il Monastero di S. Maria della Neve e S. Domenico a Pratovecchio. In preparazione della Pasqua, l’incontro fra i giovani, le monache e i frati si è focalizzato sui “nervi scoperti” della sensibilità umana: si sono avvicendate, ineludibili, le domande sull’esistenza del Male, sul significato della malattia e sulla necessità del dolore.
L’uomo definitivo: Gesù trasfigurato

La seconda domenica di Quaresima ogni anno toglie il sipario sulla condizione futura del genere umano. Ci troviamo coinvolti nell’episodio splendido della trasfigurazione del Cristo di fronte ai due profeti Mosè ed Elia e i tre apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni. Normalmente sorridiamo dell’affermazione di Pietro che propone a Gesù: “Signore, è bello per noi essere qui. Se vuoi farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia».” (Mt 11, )