Nella genesi, al cap. 4, troviamo un poema che rattrista un po’: Lamec, uno dei primi discendenti di Caino, dice: ho ucciso un uomo perché mi ha leggermente ferito, e un ragazzo per un mio livido, sette volte sarà vendicato Caino, ma Lamech, settantasette.
Per moderare la vendetta il levitico, al capitolo 24 introdurrà l’antica legge del taglione, derivante probabilmente dal codice di Hammurabi: «19Se uno farà una lesione al suo prossimo, si farà a lui come egli ha fatto all'altro: 20 frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si farà la stessa lesione che egli ha fatto all'altro».
“Tu sei giusto, o Signore, e retto nei tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore.”
Questa Domenica veniamo accolti nella Messa con questa Antifona di ingresso, che ci parla di giustizia, di rettitudine e di azione d'Amore, con la A maiuscola.
L'orecchio attento, collegato al cuore, di chi si appresta ad incontrare Gesù Eucarestia affina l'ascolto di ogni parola che viene letta e proclamata, così che il mangiare sia preceduto dall'accoglienza piena di ciò che ne manifesta il significato.
Il testo del vangelo che la liturgia ci propone, fa seguito a quello di domenica scorsa in cui l’apostolo Pietro manifesta l’identità di Gesù quale Figlio del Dio vivente in cui trova compimento quella parola e quella promessa di Dio, consegnata alla storia della salvezza perché raggiunga ogni uomo.
Con il testo di oggi Gesù vuole rivelarci l’identità del suo discepolo.