DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

San Pio V

San Pio V, all’epoca Antonio Ghislieri, è nato a Bosco Marengo in provincia di Alessandria, nel territorio del Ducato di Milano il 17 gennaio delle 1504. È entrato a far parte dell’Ordine Domenicano, più esattamente nel convento di Santa Maria della Pietà a Voghera nel 1518, prendendo il nome di Michele. L’ 11 ottobre del 1542 dopo la nomina di commissario e vicario inquisitorio a Pavia la sua carriera all'interno del Santo Uffizio andò crescendo.

La sua precedente formazione lo porta ad essere austero, ascetico e munito di una concezione radicale e intransigente nella sua vita e anche nell'ufficio di inquisitore distiguendosi per il suo coraggio e la non curanza dei rischi a cui andava incontro. Insomma, del cardinale Michele Ghislieri, in seguito divenuto Papa Pio V, di certo non si può dire che sia stato “morbido” contro le eresie del tempo! Certo, molte delle bolle da lui emanate sono di una durezza oggi inaccettabile, ma il tutto va visto in un contesto storico che si rapportava alle eresie come oggi certamente non immagineremmo.

Va considerata anche la tensione dovuta ad una minacciata invasione da parte dell'impero ottomano (attuale Turchia). È contro di loro che le flotte cristiane riportano una vittoria, nella ben nota battaglia di Lepanto, il 7 ottobre 1571. In tale circostanza, Papa Pio V giocò un ruolo fondamentale esortando i principi italiani ad unirsi alla già fondata lega tra Venezia e Spagna. Tale successo fu, dallo stesso Papa Pio V, attribuita alla intercessione della Vergine della Vittoria, e alla recita del Santo Rosario, motivo per cui anche oggi il 7 ottobre di ogni anno si festeggia la Vergine del Rosario!

domenico sprecacenerefr. Domenico Sprecacenere, O.P.Parlando di Pio V, non si può omettere di parlare del Catechismo Romano, da lui desiderato, anche sotto consiglio dell’amico Card. Borromeo, ed affidato alle mani di eminenti teologi del tempo, tra cui compare anche il confratello domenicano portoghese Francisco Fureiro. Tale testo è desiderato dal Pontefice, al fine di far fronte ai numerosi catechismi che iniziavano a diffondersi a quel tempo in tutta Europa.

Era necessario quindi far chiarezza su alcuni punti focali della fede Cattolica, quali il Simbolo, i Sacramenti, i precetti del decalogo ed in ultimo ma non meno importante, l’Orazione del Padre Nostro. Papa Pio V, morirà il 1 maggio del 1572. Egli fu inizialmente tumulato nella Basilica Vaticana, ed in seguito, nel 1588, venne traslato a Santa Maria Maggiore in Roma, per volontà del Papa Sisto V, il quale fece erigere in suo onore un magnifico monumento marmoreo dallo scultore Fontana.

San Pio V e la Minerva.
Era il 15 marzo del 1557 quando padre Ghislieri ottenne la porpora cardinalizia e poi il 24 marzo successivo divenne primo cardinale titolare della Basilica di Santa Maria sopra Minerva. Altre tracce della sua presenza o del suo operato sono visibili nella cappella Carafa nella quale il pontefice volle far traslare il corpo del suo predecessore Paolo IV, appartenente proprio alla famiglia Carafa. Incaricò a tal proposito Pirro Ligorio di realizzare un monumento funebre. 

Oggi dispiace sapere che tali lavori comportarono la distruzione di tutta una parete degli affreschi della cappella dedicata a San Tommaso e realizzati da Filippino Lippi. Inoltre in basilica c’è una cappella dedicata al papa domenicano, che custodisce l’antico faldistorio da lui utilizzato, ed una delle sue pantofole rosse! Infine nel cinquecentesco chiostro, è raffigurata la battaglia di Lepanto, con Papa Pio V intento a pregare il Santo Rosario.

fr. Domenico Sprecacenere, O.P.

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