DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

Dio ama ciò che è perduto  

briciole croce

Dio non si vergogna della bassezza dell'uomo, vi entra dentro (...)

Dio è vicino alla bassezza, ama ciò che è perduto, ciò che non è considerato, l'insignificante, ciò che è emarginato, debole e affranto; dove gli uomini dicono "perduto", lì egli dice "salvato"; dove gli uomini dicono "no", lì egli dice "sì".

Dietrich Bonhoeffer

“Dove gli uomini distolgono con indifferenza o altezzosamente il loro sguardo, lì egli posa il suo sguardo pieno di amore ardente e incomparabile. Dove gli uomini dicono "spregevole", lì Dio esclama "beato". Dove nella nostra vita siamo finiti in una situazione in cui possiamo solo vergognarci davanti a noi stessi e davanti a Dio, dove pensiamo che anche Dio dovrebbe adesso vergognarsi di noi, dove ci sentiamo lontani da Dio come mai nella vita, proprio lì Dio ci è vicino come mai lo era stato prima. Lì egli vuole irrompere nella nostra vita, lì ci fa sentire il suo approssimarsi, affinché comprendiamo il miracolo del suo amore, della sua vicinanza e della sua grazia. Dio nella piccolezza: questa la parola rivoluzionaria, appassionata dell’Avvento: ecco Maria, anzitutto, la moglie del carpentiere - noi diremmo: la povera donna di un operaio - sconosciuta, insignificante agli occhi degli uomini… proprio nella sua insignificanza, nella sua piccolezza agli occhi degli uomini, viene fatta oggetto dello sguardo e dell’elezione di Dio, per essere madre del salvatore del mondo. Non in virtù di qualche suo pregio umano, n per il suo pur grande timor di Dio; non a motivo della sua umiltà e neppure di una qualsivoglia sua virtù, ma solo ed esclusivamente perché la condiscendente volontà di Dio ama, elegge e fa grande ciò che è basso, insignificante e piccolo. Maria, la donna austera e timorata di Dio, che vive nell’antico testamento e spera nel suo redentore, l’umile donna di un operaio, la madre di Dio! Dio non si vergogna della piccolezza dell’uomo, vi si coinvolge totalmente: sceglie un essere umano, lo fa suo strumento e compie il suo miracolo là dove meno lo si attende. Dio è vicino a ciò che è piccolo, ama ciò che è perduto, ciò che è insignificante, reietto, ciò che è debole, spezzato. Quando giungiamo, nella nostra vita, al punto di vergognarci dinanzi a noi stessi e dinanzi a Dio, quando arriviamo a pensare che è Dio stesso a vergognarsi di noi, quando sentiamo Dio lontano come mai nella nostra vita, ebbene, proprio allora Dio ci è vicino come mai; allora vuole irrompere nella nostra vita, allora ci fa percepire in modo tangibile il suo farsi vicino, così che possiamo comprendere il miracolo del suo amore, della sua prossimità, della sua grazia.”

 

(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)

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