DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

L'amore è tutto

briciole frate

Se tacete, tacete per amore. Se parlate, parlate per amore.

Se correggete, correggete per amore. Se perdonate, perdonate per amore. Sia sempre in voi la radice dell'amore, perché solo da questa radice può scaturire l'amore. Amate, e fate ciò che volete. L'amore nelle avversità sopporta, nelle prosperità si modera, nelle sofferenze è forte, nelle opere buone è ilare, nelle tentazioni è sicuro, nell'ospitalità generoso, tra i veri fratelli lieto, tra i falsi paziente. E' l'anima dei libri sacri, è virtù della profezia, è salvezza dei misteri, è forza della scienza, è frutto della fede, è ricchezza dei poveri, è vita di chi muore. L'amore è tutto.

S. Agostino

Oggi la nostra cultura propende e raccomanda in mille modi il proprio interesse, il proprio tornaconto, i propri diritti, molto spesso il tutto visto in modo egoistico a scapito del bene comune, dei diritti degli altri, dell’interesse pubblico. Agostino ha scritto che ci sono due amori che sono alla base di due città (che necessariamente convivono). Scrive: “Due amori hanno dunque fondato due città: l’amore di sé fino al disprezzo di Dio ha generato la città terrena, l’amore di Dio fino al disprezzo di sé ha generato la città celeste. Due amori, uno sociale e l’altro privato, uno sollecito nel servire all’utilità comune in vista della città superna, e l’altro pronto a subordinare anche il bene comune al proprio potere in vista di un’arrogante dominazione [...] uno che vuole al prossimo ciò che vuole a se stesso, e l’altro che vuole sottomettere il prossimo a se stesso, uno che governa il prossimo per l’utilità del prossimo e l’altro che governa per la propria utilità.”. Due amori e due forme di mentalità e di comportamento che sperimentiamo ogni giorno in noi stessi e attorno a noi. E gran parte del male che corrode e avvelena le nostre società è prodotto dalla preponderanza di questo amore privato che vuole schiacciare tutto il resto. Esaltazione del proprio io a scapito di Dio e della sua legge che ci dice di rispettare (e amare) il prossimo almeno come noi stessi. È questa, penso, la lezione sempre attuale che Agostino lascia all’uomo d’oggi troppo ripiegato su se stesso, super esperto e pronto a difendere i propri interessi e i diritti dimenticando i doveri verso se stesso e gli altri.  Ecco il messaggio attualissimo: “Ciascuno è tale quale l’amore che ha. Ami la terra? Sarai terra”. Essere “terra” significa coltivare l’amore egoistico di se stessi. L’invito di Agostino è di amare Dio, perché così si ameranno anche gli altri e si costruirà la città di Dio, dove tutti sono amati e rispettati.

 

(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)

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