DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

Con la tua anima

briciole2

Con la tua anima la mia s'è mescolata, come l'acqua col vino. E chi può separare il vino dall'acqua?

chi te e me dalla nostra unione? Tu sei divenuto il mio io più grande: giammai il piccolo io voglio tornare. Tu hai accettato la mia essenza: non dovrei io accettare la tua? Mi hai approvato per l'eternità, sì che io non possa per l'eternità negarti. Mi ha penetrato il tuo aroma d'amore, e più non lascia il mio midollo. Come flauto io giaccio tra le tue labbra, e come liuto sul tuo grembo. Soffia! Ed io emetterò sospiri, che io sembro al mondo esultare. Tocca! Ed io vibrerò di pianti. Sì dolci i miei pianti e sospiri, che io sembro al mondo esultare. E tu giaci nel fondo dell'anima mia con il riverbero del tuo cielo.

Jalal ad-Din Rumi

La poesia dei Sufi intende esprimere l'Amore divino, la vicinanza con l'Amato o il Diletto, l'estinzione , la permanenza in Lui, il mistero che é oltre il dire oppure il senso di distacco, di separazione dall'Amato: senso illusorio che il poeta cerca assolutamente di trascendere. Ogni amante, in effetti, mal sopporta la separazione o la lontananza dall'Amato. Ogni amante, ogni ricercatore spirituale ha un moto nel cuore, una vibrazione, un palpito che si traduce in parola, parola chiave che, sorretta dall'ispirazione apre la porta alla realtà ineffabile delle sue esperienze interiori, al segreto del Divino in noi.Il poeta sufi non é tanto interessato ad una letteratura fine a se stessa, egli cerca il Vero ed esprime così la sua piena realizzazione. Il mezzo per comunicare l'incomunicabile é la sua poesia. Poesia composta di parole spesso pronunciate in stato di ebrezza (jadhb: attrazione nel Divino), di frasi estatiche inebriate da un vino dolce che portano chi le pronuncia e chi le ascolta a quel limite estremo che c'è fra l'umano e il Divino, e ancora oltre, dove il sale, lo zucchero o il miele disciolti nell'acqua diventano l'acqua. Chi ama totalmente il Vero s'annulla in Lui e quasi eccede nel suo linguaggio traboccante d'Amore, d'Unione e d'Unità. La Presenza divina in Lui domina la sua lingua; similmente ad un profeta non é più lui a parlare ma Lui! La poesia del Sufi é parola rivolta all'Unico, é preghiera e dialogo con l'Unico, é coscienza ed intuizione che il suo Signore, il suo Sè é presente ed attivo nel suo cuore. I simboli presenti nella creazione si dispiegano al suo sguardo per lasciar scorgere Lui, l'Unico Autore: egli legge il Suo Libro, egli ode il Suo Linguaggio. I Sufi sono maestri del velamento e dello svelamento, del simbolismo e della metafora, velano l'essenza ed al tempo stesso la svelano.

 

(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)

NB: Questa pubblicazione non è a scopo di lucro. Pertanto se qualcuno trovasse qualunque improprietà di pubblicazione o riproduzione nel presente sito è pregato di comunicarlo all'amministratore con un messaggio scritto alla pagina Facebook "www.facebook.com/fratidomenicani". Grazie della vostra collaborazione e segnalazione.

Ed iniziò a mandarli a due a due per portare
e predicare al mondo la Parola di Dio
Scopri di più ...

Frati, Monache e Laici Domenicani...
parliamo con Dio e di Dio nel XXI secolo
Scopri di più ...

E se Dio ti avesse scelto? E se ti stesse chiamando ad essere un frate domenicano?
Scopri di più ...