DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

Alla cena dell'Agnello

Es 12,1 – 8.11 -14; Sal 115; 1, Cor 11, 23 – 26 ; Gv 13, 1 – 15.
San Paolo in questa lettera si rivolge in maniera assai esplicita ai Corinti. Vuole donargli un insegnamento nuovo e importante. E’ un messaggio che essi non avevano mai ricevuto da nessuno.
Paolo è stato il primo in linea temporale a ricevere il messaggio.
Questo messaggio è così importante tanto che l’apostolo decide di trasmetterlo. Che vuol dire trasmettere quel messaggio?
La trasmissione è far correre un dato immutabile lungo i secoli, le civiltà, gli imperi, le mode passeggere e destinate a concludersi. Il dato è gioioso: la notizia della donazione totale di sé stesso da parte di Gesù. In questa donazione l’Umanità si unisce sempre e per sempre con Dio.

Il Sacerdozio Donativo di Gesù è quel dato da continuare a trasmettere fino all’ultimo giorno del globo terrestre!
La Cena del Signore è quel dono trasmesso che continua a far sentire gli uomini amati giorno dopo giorno.
È quel banchetto che dona il Pane Eterno: un pane che dona la capacità di gustare le gioie e scrutare la luce nella notte. È quel banchetto che dona il Vino Eterno: un vino che dona la forza di procedere nelle sofferenze e la gioia di essere sempre perdonati da Dio nelle nostre cadute.

Accostiamoci alla celebrazione della messa in Coena Domini consapevoli che partecipiamo all’istituzione del Sacerdozio: è la festa del sacerdote, senza il quale, il Banchetto dell’Eterna Redenzione non potrebbe trasmettersi.
Gesù dolce, Gesù amore!

Fr. Gabriele Giordano M. Scardocci
Studente nel Convento Patriarcale di S. Domenico, Bologna

Ed iniziò a mandarli a due a due per portare
e predicare al mondo la Parola di Dio
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Frati, Monache e Laici Domenicani...
parliamo con Dio e di Dio nel XXI secolo
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E se Dio ti avesse scelto? E se ti stesse chiamando ad essere un frate domenicano?
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