DOMENICANI

"Animo eletto e cuore totalmente domenicano". Così il b. Giacinto Cormier descrive il nostro nuovo beato. L'allora Maestro dell'Ordine che lo aveva conosciuto personalmente e ne aveva scritto, appena dopo la morte, una biografia in francese, ora tradotta in italiano, ne descrive la vita religiosa, apostolica ed interiore. Il giovane Del Corona però oltre ad essere appassionato dello studio, amava le sane compagnie e le opere di carità. Infatti appena quattordicenne si iscrisse all'erigenda Conferenza di S. Vincenzo de' Paoli di Livorno e conobbe anche il B. Federico Ozanam che ne fu istitutore.

Ecco come lui stesso parla delle Conferenze di S. Vincenzo : "La Società fu per me veramente una madre; mi ha protetto negli anni della mia gioventù e mi ha abituato a vedere da vicino lo spettacolo del dolore e dell'amore, che ora sono tutto per me ". 

"Dico gratitudine riverente, perché non mi è consentito di obliare che il vostro Sodalizio fece ombra ai miei verdi anni e che insieme con voi mi fu dolce studiare alla scuola della povertà e del dolore". In effetti, il figlio di S. Domenico dandosi giovanissimo alla pratica della carità di cui capiva già il ruolo evangelico e sociale, si preparava a quegli esempi di abnegazione cristiana che sarebbero diventati lo stile della sua vita. Oggi, con Papa Francesco così attento ai poveri Mons. Pio è esempio con la sua prossima beatificazione per chi vuole unire l'attività caritativa alla teologia del dolore e alla formazione intellettuale.

fr. Antonio Cocolicchio, O.P.