DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

Del Corona e il Rosario

Il nostro nuovo Beato Pio Alberto Del Corona ha predicato e scritto abbondantemente sul Rosario. Mentre volge al termine Maggio, il primo dei due mesi mariani, vogliamo estrapolare un breve pensiero dalla sua opera intitolata Le rose di Maria. Mons. Pio, infatti, amava tanto la natura e tutto lo portava a Dio, soprattutto i fiori.

Riferendosi alle rose da cui prende il nome il Rosario e legando ottobre a maggio, vede un legame tra il mese dei fiori e dei frutti e dice che i fiori di Maria sono chiamati anche frutti. Infatti i misteri della sua vita hanno la bellezza dei fiori e la dolcezza dei frutti; essi abbelliscono l'anima e la ristorano di dolcezza inebriante. Tutti i misteri di Gesù promanano da Maria in quanto nel suo seno cominciarono, dal suo seno fiorirono e fecero germogliare i fiori divini della fede, carità e pudore.

pio-del-corona2Il Rosario di Maria, anche oggi, in chi lo dice con mente pura e ardente, fa rifiorire la pietà e l'innocenza e produce sulle labbra e nel cuore un miele di squisita dolcezza che proviene da quei fiori, così che il nostro cuore diventa l'alveare di Dio. S. Bonaventura ha questo pensiero: "Il Verbo come Ape divina si posò sul Fiore di Nazareth. Maria divenne l'alveare di Dio e il Dio nascosto nel suo grembo avrebbe addolcito e sanato il mondo". 

Il Fiore di Nazareth e l'Ape dell'eternità sono, in fondo, i due grandi soggetti del Rosario, nel quale prendiamo il sapore della verginità di Maria e della divinità del Verbo. E' il manuale della nostra teologia, è l'arpa del nostro esilio. Dobbiamo procurare di essere noi stessi le rose di Maria, tirando dal fondo delle nostre anime l'amore che è il profumo dei cuori, per versarlo ai piedi di Maria. Lo Spirito Santo, come la luce naturale fa per i fiori, è capace con il raggio della sua grazia di formare nelle nostre anime i fiori che il B. Pio Alberto voleva presentare ai piedi i Maria e sull'altare ed oggi le nostre rose che sono i nostri cuori così disposti li vuole presentare a Maria che continua a far sentire, attraverso di noi, il profumo di Cristo al nostro mondo inquinato e putrido, il frutto benedetto del suo seno.

Fr. Antonio Cocolicchio, O.P.

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