DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

Nelle tempeste della nostra vita

Nelle tempeste della nostra vita, o Gesù tu sei sempre il nostro rifugio. Nei momenti di tristezza tu sei la nostra gioia. Nelle tenebre tu sei la nostra luce. Quando la paura del male ci assale tu sei la nostra fiducia. Quando siamo scoraggiati tu sei la nostra forza. Quando soffriamo per la solitudine tu ci ricordi che sei nostro Amico. Tu non dormi mai.

Quando siamo provati, ci sei vicino e ci conforti con la tua parola e la tua presenza. La nostra debolezza e sofferenza ci fanno dire spesso: “Signore, non t’importa che moriamo?” (Mc 5,38). Pensiamo che tu dormi, invece aspetti che ti gridiamo: “Aiuto!”. Ci mostri così che abbiamo bisogno di te e non possiamo cercare e trovare vero aiuto altrove. Ci dici: “Perché siete così paurosi e non avete ancora fede?” (v. 40). Tu infatti sei sulla nostra barca, con noi. Sembra che sei assente perché pensiamo che Dio possa dormire e dimenticarsi dei suoi figli. Ma così non è. La paura, a volte, è grande e forte a causa della violenza del vento e del mare. La tua autorità è ancora più forte: “Taci! Calmati!” (v. 39), Tu dici. Alla tua parola tutto torna calmo.

E nella mia vita? Quando faccio l’esperienza della debolezza e del peccato, torna con facilità la calma e la pace fidandomi della tua parola forte e sicura? Molto spesso invece la paura di non farcela mi fa dubitare. Sì, lo so, dubito di me, delle mie capacità, ma nello spesso tempo io dubito di Te: o che non sei con me, o che non sei abbastanza forte per vincere le mie miserie. Non me ne accorgo forse, ma quando ho paura è proprio questo che io faccio. Perdonami, Signore, e dammi la fede. Fa’ che la meraviglia di fronte ai tuoi prodigi non rimanga solo stupore, ma diventi sorgente di fede, perché tu sei Colui “al quale perfino il vento e il mare obbediscono”(v. 41).

Fa che i tuoi discepoli ti possano riconoscere, anche nella semplicità del tuo manifestarti, come a Nazareth. Che non si fermino allo stupore per la tua parola, la tua sapienza e le tue opere. Dacci intelligenza e umiltà per riconoscere che il Padre tuo si manifesta e ci parla per mezzo dei fratelli che vivono la nostra stessa vita. O Padre aiutaci ad apprezzare la tua Parola e testimonianza che tu affidi a noi, come a Nazareth per mezzo del tuo Figlio Gesù, così che Egli trovi, in noi, ascoltatori attenti e generosi apostoli.

fr. Andrea Perrotti, O.P.

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