DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

L’uomo: culla e riposo di Gesù

Dal Vangelo secondo Luca: I pastori furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».

Mi piacerebbe che ognuno di noi, almeno per qualche minuto, tornasse bambino.
I bambini ci aiutano a riscoprire uno dei doni più grandi offerti dalla fede: la gioia dello stupore, uno stupore che conduce all’innamoramento verso Dio. Di fronte al mistero del Natale che andremo a vivere fra qualche giorno, davvero tutti dovremmo riprendere a stupirci … e a innamorarci profondamente. Almeno il 24 e 25 dicembre di ogni anno.

Il mistero dell’Incarnazione è il mistero di un Dio che per amore ha assunto la natura umana. Particolarmente meraviglioso è che Dio, una persona in relazione d’amore con le sue creature, ha deciso di assumere la natura di un bambino. I padri della Chiesa hanno parlato, sapientemente, del Natale come di un meraviglioso scambio: Dio prende l’umanità e in cambio ci dà la possibilità di diventare un pò divini, detto con parole più semplici: ci dà la possibilità di diventare santi.

L’Incarnazione è quindi anche la festa dell’uomo, apice e realtà buonissima di tutta la creazione. In Genesi, Dio vide che tutte le cose erano buone. Ma l’uomo era cosa molto buona. L’uomo è cosa buona. 

gabriele scardocci   fr. Gabriele Scardocci, O.P.Perché l’uomo è la realtà creaturale scelta per ospitare tutta la divinità l’uomo è l’unica creatura che può essere culla del Dio bambino. Ricordiamocelo quando guarderemo i nostri presepi o tutte le altre raffigurazioni della natività. Quale grande vocazione ha l’uomo. Ognuno di noi è chiamato ad essere culla e riposo di Gesù bambino.

L’uomo è il luogo del riposo di Dio. Come scrive Sant’ Ambrogio: “Sii dunque umile e tranquillo perché Dio riposi nel tuo animo” (Esamerone, VI giorno, IX, 8). In questo Natale, impariamo davvero a essere umili e tranquilli. Da questi sentimenti di obbedienza a Dio, Lui prenderà dimora in noi, e tutta la nostra vita, a partire da domani, sarà un far nascere Gesù nei cuori dei nostri genitori, dei nostri amici, dei nostri colleghi di lavoro e di università. Tutta la nostra vita sarà guidata nello stupore di vedere ogni uomo diventare culla di Gesù bambino. Buon cammino verso Natale ...

Fr. Gabriele Giordano M. Scardocci, O.P.

Ed iniziò a mandarli a due a due per portare
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E se Dio ti avesse scelto? E se ti stesse chiamando ad essere un frate domenicano?
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