DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

La necessità di un Dio Creatore

Ha ancora importanza Dio? Questa è la vera domanda che sta al cuore del dibattito moderno a proposito dell'esistenza di Dio. Molti non-credenti e agnostici non affermano esplicitamente e duramente che Dio assolutamente non esiste. Essi prendono la posizione più moderata che cioè, probabilmente, Dio non esiste, e anche se esistesse Egli non sarebbe necessario o pertinente allo scopo di spiegare l'universo. Basti ricordare la famosa conversazione (probabilmente apocrifa) che ebbe luogo tra il brillante astronomo e matematico, Pierre Simon Laplace (1749-1827) e l'imperatore Napoleone. Questi domandò al grande scienziato il motivo per cui non avesse menzionato Dio Creatore nel suo libro sull'universo. E Laplace rispose semplicemente:" Sire, non ho avuto bisogno di quell'ipotesi".

Un'altro noto scienzato di quel tempo, Joseph Louis Lagrange (1736-1813), avrebbe commentato così a proposito:"Ah, ma è una bellissima ipotesi. Aiuta a risolvere tanti problemi"! Più vicino a noi, il celebre astrofisico inglese, Stephen Hawking, durante un'intervista nel 2010, dichiarò: "Dio potrebbe esistere, ma la scienza può spiegare l'universo senza il bisogno di ricorrere ad un Creatore". Potrà essere interessante notare che Hawking, stranamente, è un membro della prestigiosa Pontificia Accademia della Scienza insieme con qualche altro scienziato che pensa, più o meno, come lui.

Come mai Dio ha perso la Sua importanza ed è diventato irrilevante secondo gli agnostici e gli atei del nostro tempo? Una ragione che spesso viene offerta è che la scienza da sola è sufficiente per spiegare l'universo. Ma, è vero tutto questo? Può la scienza fornire una spiegazione esuariente dell'universo che eliminerebbe il bisogno di un Creatore trascendente? Ci sono due motivi, penso, per cui possiamo rispondere di no.

Prima di tutto, la capacità esplicativa della scienza è insufficiente a tale scopo dal momento che essa si base sul metodo induttivo per poter convalidare le proprie ipotesi. A differenza del metodo deduttivo, il metodo induttivo si muove dalla conoscenza dei particolari alle conclusioni generali. Senza scendere in tutti i dettagli che caratterizzano i due metodi, possiamo dire che è impossibile ottenere una certezza assoluta nelle conclusioni usando il metodo induttivo. Dal momento che la scienza si basa su questo, vuol dire che gli scienziati non potranno mai avere la certezza che le loro teorie per spiegare l'universo siano complete. Essi non possono essere certi di aver scoperto e osservato ogni pezzo di informazione necessaria allo scopo di fornire una spiegazione totale dell'universo fino a negare la necessità di Dio. alfred white   fr. Alfred White, O.P.A questi uomini di scienza sarà possibile ottenere la certezza solo circa quello che hanno già scoperto attraverso l'osservazione empirica. La certezza non può mai esistere quando si tratta di un fatto ancora nascosta nel passato che, una volta scoperto, potrebbe cambiare i nostri paradigmi. C'è quindi, necessariamente, un'apertura perpetua della scienza verso le possibili scoperte nuove che potranno alterare le nostre teorie presenti.

In secondo luogo, bisogna ricordarsi che la scienza, di per sé, non potrebbe spiegare affatto perché l'universo esista anziché il contrario. Supponiamo che la scienza possa fornire una descrizione fisica esauriente dell'universo. Eliminerebbe il bisogno di un Creatore trascendente? Assolutamente no! La scienza deve presuporre un universo già esistente e funzionante prima di iniziare il suo lavoro di osservazione e spiegazione. Non può, da sola, spiegare affatto perché l'universo esista, e non può spiegare nemmeno perché esso esiste in questo modo piuttotsto che in un altro. Queste sono domande filosofiche a cui solo la filosofia (con un po di aiuto dalla Rivelazione Cristiana) può rispondere adeguatamente.

In conclusione, dal momento che la scienza deve essere aperta a continui cambiamenti a causa della sua dipendenza dal metodo induttivo e la sua incapacità di spiegare il perché dell'esistenza dell'universo, essa non potrà mai dare una spiegazione esauriente di ciò. Pertanto, qualsiasi affermazione scientifica che avesse eliminato la necessità di un Dio Creatore trascendente per spiegare l'universo, è semplicemente erronea.

fr. Alfred White, O.P.

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