DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

Il mio sì a Cristo per Maria

La misericordia in se stessa,in quanto perfezione del Dio infinito, è anch’essa infinita. Altrettanto infinita e inesauribile, è la sollecitudine del padre nel ricevere il figliol prodigo che ritorna alla sua casa
(S. Giovanni Paolo II)

Sono una ragazza sarda di 32 anni, diplomata e all’università ho seguito la mia passione per i cavalli facendo endurance (sport equestre) e scienze equine. Ero una ragazza ribelle che non ascoltava nessuno fino alla caduta da cavallo all’età di 24 anni. Ho rischiato di rimanere paralizzata e peggio morire perché sono caduta di schiena sbattendo tutto e il cap che si usa per andare a cavallo si è girato sbattendo contro il collo. Ricordo ancora il terrore per la caduta e per l’inutile tentativo di alzarmi da sola.

Ho rischiato di rimanere paralizzata e peggio morire perché sono caduta di schiena sbattendo tutto e il cap che si usa per andare a cavallo si è girato sbattendo contro il collo. Ricordo ancora il terrore per la caduta e per l’inutile tentativo di alzarmi da sola. Un dolore che ancora ricordo. Quanti sono rimasti paralizzati da una caduta simile! Ho avuto la frattura del coccige, perdita di equilibrio e febbre.

Tornata in Sardegna ferita nel corpo e nel morale mi ha aiutata un’amica di mia madre con una grande fede: parlandomi della Madonna, di Gesù e insegnandomi a recitare il Rosario. È iniziata la mia conversione ma non solo! Siccome sentiva parlare di me da mia madre pregava per la mia conversione già da un anno. Grazie a questa donna ho conosciuto l’amore di Maria e di Gesù.

Durante il cammino mi ha fatto leggere la Bibbia in particolare le lettere di S. Paolo e libri dei Santi. Ricordo ancora il giorno in cui ho ripreso il Vangelo in mano, non posso dimenticarlo perché sentii che non parlava di cose passate ma di realtà sempre presenti. Quando leggevo qualcosa che mi colpiva o di cui volevo parlare la chiamavo e così se non capivo qualcosa me la spiegava. Mi insegnò piano piano le verità della fede e quando sbagliavo mi correggeva in modo chiaro e fermo togliendomi ogni scusa umana possibile. Non subito ho sentito la vocazione ma durante il cammino cresceva in me il desiderio di rinunciare alle cose futili del mondo che danno solo piacere effimero con un senso di vuoto e mi impegnai a ricercare totalmente la vera pace, il vero amore che è solo Dio. La mia madre spirituale mi ha insegnato a schiacciare il mio carattere per essere come Gesù e Maria mi vogliono, altrimenti non li potrei amare veramente. Sono cambiata nell’imparare il dominio di me ma soprattutto nel conoscere l’infinito amore di Gesù e Maria.

monache-montemarioIn tal modo sono passata da ribelle a essere talmente docile da far pensare che lo sia di natura e la mia unica passione ora è vivere in Gesù con Gesù per Maria. In modo particolare a Medugorje la Madonna mi ha travolta abbattendo ogni mia resistenza e dopo un lungo pianto ho detto si alla volontà di Dio per qualsiasi cosa volesse da me. Nel sentire l’amore di Gesù e Maria, quale cuore non si scioglierebbe nel comprendere che per quanto si possano amare è solo una goccia in confronto al loro infinito amore e nel comprendere la grande misericordia di Dio che dà il tempo al peccatore di convertirsi, quale anima non correrebbe per farsi avvolgere da tanta bontà? Io ero cieca e mi è stata ridata la vista per vedere oltre l’apparenza delle cose e comprendere le verità del Vangelo in cui Cristo ci indica la via della vita. Ho compreso che oltre questa strada di Gesù tutte le altre portano solo alla morte eterna. Ora sono l’opposto di com’ero e la mia vocazione sottolinea il valore della preghiera e del sacrificio per la salvezza delle anime, perciò mi sento attirata maggiormente dai Santi che più si sono dedicati alla conversione dei peccatori e questa responsabilità la hanno in modo particolare le monache perché tutta la loro vita è dedicata a Dio in olocausto. Quando ho letto Santa Caterina da Siena ho sentito trapassarmi il cuore da un grande amore con il desiderio di imitarla pur non sapendo come.

Trovando nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva l’immagine dell’Icona della Madonna di San Luca sono giunta ed entrata in questo monastero in cui tra le tante reliquie, sono custodite la mano sinistra e la scapola di questa grande Santa.

sr. Maria Caterina Arca, O.P.
novizia domenicana

Monastero S. Maria del Rosario, Roma
Via A. Cadlolo, 51 – 00136 ROMA
Tel. e fax: 06 35.42.09.40
E-mail: monasdomroma@libero.it

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