DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

Madre dolorosa

briciole frate

Era là, in piedi, la madre dolorosa. La tenebra cupa, cieca, sorda, terribile, grondava da ogni parte intorno al Golgota.

O Cristo! La luce si fece buia quando tu le fosti tolto, e il tuo ultimo respiro portò via ogni chiarore. La Madre era là, in piedi, vicino al patibolo! E io mi dissi: Ecco il dolore!, e mi accostai. "Che cosa tieni, le dissi, fra le tue dita divine?". Allora, ai piedi del Figlio, sanguinante per il colpo di lancia, essa levò la mano destra e l'aprì in silenzio, e vidi nella sua mano la stella del mattino.

Victor Hugo

Come può la madre accettare la sofferenza del figlio? Invero l’unica possibilità è la com-passione, la condivisione della sofferenza, che è partecipazione al sacrificio. Nella tradizione cristiana fin dal colloquio con l’angelo, Maria è presa da sgomento quasi presentendo nella sua missione di madre la «destinazione» a condividere la missione sacrificale del Figlio. Ma a tale destino non si sottrae e, pur nello sgomento, pronuncia il suo ‘fiat’. L’iconografia ci presenta una Maria tutta assorta in raccolta meditazione, come la descrive il ‘magnificat’ di Luca, alla nascita del figlio, così come all’epifania di fronte ai doni dei magi: l’oro, ma anche l’incenso e la mirra che preannunciano un grande destino sacrificale. I presentimenti trovano conferma nella predizione di una spada che le trapasserà l’anima. Maria condivide le vicende della vita del Figlio, con lui percorre la via della Croce, ascende al Calvario, «sta» ai piedi della Croce, partecipa alla sua passione, assiste alla sua agonia, è presente alla sua morte. Maria, testimone con la sua presenza, e partecipe con la sua com-passione, della passione del Figlio, ha detto Giovanni Paolo II usando le espressioni di S. Paolo, è riuscita a «completare nella sua carne — come già nel suo cuore — quello che manca ai patimenti di Cristo». Dunque Maria, la madre, nell’essere com-partecipe del sacrificio del Figlio addirittura lo completa.

 

(rubrica a cura di fr. Vincenzo Caprara, O.P.)

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