DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

Taci, Signore, perchè il tuo servo ti racconta

Os 5:15-6:06 ; Sal 50; Lc 18,9-14

Che cos'è la preghiera ? È preghiera 'dire qualcosa' a Dio come un monologo ? Non è la preghiera invocare la misericordia di Dio ? La preghiera significa cose le diverse per persone diverse: Per chi è felice, la preghiera è lodare Dio, per chi è triste, la preghiera è ricercare la consolazione in Dio, per chi è nel bisogno, la preghiera è chiedere a Dio, per qualcuno che ha ricevuto qualcosa, la preghiera è ringraziare Dio, etc. Ma, in tutto questo, una cosa è comune:essere onesto davanti a Dio e riconoscere che ogni bene viene da Lui e non da noi stessi.

Nel Vangelo di oggi, Gesù racconta la storia di due uomini che pregano nel tempio - quello andato davanti per dire a Dio quanto fosse bravo, pensando che la sua bontà e la sua giustizia fossero di propria creazione, e l'altro rimasto indietro chiedendo a Dio misericordia, riconoscendo che era un peccatore. La preghiera del fariseo era diretta a Dio, ma era auto-centrata. Ha ringraziato Dio che non era come il pubblicano, un peccatore. Il pubblicano, invece, si prostra davanti a Dio . Egli prega umilmente: "Dio, abbi pietà di me peccatore". La preghiera del pubblicano è quella dell'umile: E' simile a quella dei lebbrosi e del cieco (Lc 17,13; 18,38); è la preghiera che purifica e illumina. E' una supplica con due poli: la misericordia di Dio e la miseria dell'uomo. Egli non proietta alcun merito, ma semplicemente implora Dio per misericordia. Alla fine, il Pubblicano, e non il Fariseo, va a casa sua giustificato. Ha ricevuto il favore di Dio, perché nella sua umiltà credeva che Dio può avere pietà di lui e perdonare i suoi peccati.

Il messaggio messo oggi davanti a noi è che nessuna azione umana puo meritare il perdono misericordioso di Dio. Lo Spirito dona perdono agli umili. Dobbiamo, quindi, chiederci - Che ruolo di solito prendiamo: il Fariseo ipocrita, che enumera le sue virtù e disprezza il peccatore, o il Pubblicano pentito, che si batte il petto, pregando: "O Dio, abbi pietà di me peccatore"(Lc18:13)? Il periodo di Quaresima ci invita ad avere un umile atteggiamento di fronte a Dio perché egli umilia i superbi ed esalta gli umili.

fr. Cirillo Walder
Convento S. Maria sopra Minerva, Roma

Ed iniziò a mandarli a due a due per portare
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