Se tu conoscessi il dono di Dio
“Se tu conoscessi il dono di Dio”.
Una frase che accende un desiderio: il desiderio che instilla nell’animo di una donna l’ascolto, il farsi condurre in quel terreno che attende di essere irrigato con ciò che può veramente colmare ogni sua sete, e anche il nostro cuore. Un cammino interiore che la Quaresima ci fa percorrere e che, oggi, ci fa incontrare una donna arida, e Gesù, assetato di poter dissetare.
L’uomo definitivo: Gesù trasfigurato
La seconda domenica di Quaresima ogni anno toglie il sipario sulla condizione futura del genere umano. Ci troviamo coinvolti nell’episodio splendido della trasfigurazione del Cristo di fronte ai due profeti Mosè ed Elia e i tre apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni. Normalmente sorridiamo dell’affermazione di Pietro che propone a Gesù: “Signore, è bello per noi essere qui. Se vuoi farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia».” (Mt 11, )
Week end di gioia, preghiera e vocazione a Pratovecchio (Arezzo)
PRATOVECCHIO (Arezzo) - Monastero S. Maria della Neve e S. Domenico
3-5 Marzo 2023
La legge dentro il cuore
Nella prima grande sezione del discorso della montagna troviamo le antitesi tra la prima legge d’Israele e il compimento proposto da Gesù, che potremmo anche definire come "i sei approfondimenti" o " i sei salti di qualità", che occupano il posto centrale del vangelo di Matteo.In questa quarta domenica leggiamo le prime quattro antitesi, che trattano temi quali l'omicidio, l'adulterio, il divorzio e il giuramento. Un brano, quello che la liturgia ci propone,piuttosto ampio, riguardante norme varie, unificate da un'espressione ricorrente: "Avete inteso che fu detto agli antichi... Ma io vi dico...".
Il “Discorso sulla Montagna”: Come riuscire ad amare, oggi, il nostro nemico
Riflessione sulle letture della Settima Domenica del Tempo Ordinario, 19 febbraio 2023
Letture: Lv 19,1-2.17-18; 1 Co 3,16-23; Mt 5,38-48
Il Vangelo di questa domenica si situa all’interno del “Discorso sulla montagna” che Matteo presenta nei capitoli 5-7 del suo Vangelo. Nel cuore stesso di questo Discorso (5,17-48), Gesù ci propone uno sguardo e un atteggiamento totalmente nuovo: una giustizia nuova. Mette a confronto la giustizia “degli scribi e dei farisei” (v.20) con una giustizia che lui presenta come “compimento della Legge e dei Profeti” (v.17).