DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

La morte non è mai una soluzione.

“Dio ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte” (Sap 1,14)"

Con queste parole i vescovi d’Italia intendono celebrare questa 45° giornata della vita che il 5 febbraio 2023 si svolge in tutta l’Italia. La morte non è un’invenzione divina. Né il Padre, né il Figlio, né lo Spirito Santo volevano la morte. Ma più grande della loro avversione per la morte è il loro amore per la nostra libertà. E sappiamo come è entrata la morte nell’ordine della creazione e conosciamo il disordine che ha portato. “Dio ha creato tutte le cose perché esistano,” è la citazione del Libro della Sapienza che i nostri vescovi hanno scelto per esplicitare meglio il motto della giornata della vita di quest’anno “La morte non è mai una soluzione.”

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Beati perchè guardate

Riflessione sulla liturgia della Parola di domenica 29 gennaio 2023
Il nesso tra i brani scritturistici di questa quarta domenica del tempo ordinario lo troviamo nella categoria del povero e dell’umile che si scopre oggetto di attenzione e protagonista di una vocazione, quella alla fede. Dio non sceglie a caso e non sceglie per un qualche merito e nemmeno per mettere in ridicolo tale categoria. Vediamo come Dio continua ad usare la pedagogia del “rovesciamento” ben conosciuta dal popolo eletto ed ora usata anche con il nuovo popolo dei credenti, cioè, Egli sceglie e rende forti i deboli per confondere coloro che sono ritenuti dagli uomini i forti e i sapienti. L’emblema è la Vergine di Nazareth che ha sperimentato il modo di agire di Dio e nel magnificat si auto dichiara beata perché l’Onnipotente l’ha guardata e l’ha scelta per compiere l’opera della Sua volontà.

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Come accogliere la testimonianza e l'invito di Giovanni il Battista

Prima di lasciare il posto all'evangelista Matteo, che ci accompagnerà nel corso di quest’anno, nella seconda domenica del tempo Ordinario la liturgia ci propone ancora la figura di Giovanni Battista non più nel ruolo di profeta che invitava a preparare la via al messia – come nel tempo di Avvento - ma come primo testimone, prima persona capace di contemplare in un uomo inviato da Dio la presenza dello Spirito Santo e di confessarlo come "Figlio di Dio". Veramente il suo è uno sguardo semplice e profondo allo stesso tempo sulla realtà di Cristo. Come vero amico dello sposo, ci invita a rinnovare quella scelta che ci rende discepoli: seguire Gesù.

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Domenica della Parola: Gesù inizia l'annuncio del Suo Vangelo

Riflessione sulle letture della Terza Domenica del Tempo Ordinario
LETTURE: Is 8,23b - 9,3; Sal 26; 1 Cor 1,10-13. 17; Mt 4,12-23)
Chi di noi ha potuto sperimentare la gioia per la forza della luce dopo un periodo di oscurità non solo materiale ma soprattutto spirituale, oggi, ascoltando la Parola che la liturgia ci propone certamente viene toccato nel profondo del cuore.

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Ecco il Figlio amato, l'eletto sul quale Dio ha posto il suo Spirito

Oggi la Chiesa celebra la bella e grande festa del Battesimo del Signore Gesù. È una festa, questa, che non sempre viene apprezzata come si dovrebbe, forse perché in fin dei conti non la si comprende del tutto. Ciò è normale: capire Dio, comprenderlo in pienezza è fondamentalmente impossibile all’intelletto umano. Persino quando – Dio piacendo – saremo davanti a Lui, nel santo Paradiso, non lo comprenderemo fino in fondo ma ciò che vedremo, ovvero la Santissima Trinità nella sua bellezza e gloria lucente, basterà a riempire di letizia, pace e amore la nostra anima, la nostra mente, il nostro cuore.

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Ed iniziò a mandarli a due a due per portare
e predicare al mondo la Parola di Dio
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Frati, Monache e Laici Domenicani...
parliamo con Dio e di Dio nel XXI secolo
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E se Dio ti avesse scelto? E se ti stesse chiamando ad essere un frate domenicano?
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