DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

VENERDI 26 DICEMBRE

natale-2014

Santo Stefano Bel modo di festeggiare il Natale di Gesù! Siamo ancora avvolti nelle nenie natalizie e la liturgia ci scaraventa il primo martire per Cristo. Come se non bastasse, il vangelo della festa è di una crudezza impressionante che scandalizza.

Scandalizza perché, come una bomba, fa saltare in aria i pseudo valori su cui si fonda ogni convivenza civile: Religione, Patria e Famiglia.  E da queste istituzioni, l’andare dietro a Gesù (e oggi la liturgia ci mostra Stefano come modello) sarà  considerato come un attentato nei loro confronti.
Infatti: “Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe”. La sinagoga è il luogo del culto a Dio.  All'obbedienza a Dio, Gesù contrapporrà la rassomiglianza al Padre. Se in nome di Dio si può uccidere, in nome del Padre si può soltanto donare la propria vita per gli altri.
Ancora: sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Gesù non riconosce che tra i suoi discepoli ci siano dei capi, (cfr. Mc 10,42ss), ma solo servizio tendente a costruire una società dove il dominio non esista.
In fine: Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Gesù non viene a distruggere la famiglia, ma a liberarla da quei ricatti affettivi che impediscono ai suoi componenti di crescere. Forse ora possiamo comprendere il senso profondo del Natale.

fr. Vincenzo Caprara, O.P.
Convento San Domenico (Fiesole)

 

Riferimenti scritturistici: At 6,8-12;7,54-60   Sal 30   Mt 10,17-22

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