DOMENICANI

Provincia Romana di S. Caterina da Siena

17-19 Aprile 2015

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Si è concluso con la Santa Messa ed il pranzo nel convento di Santa Maria del Rosario, anche questo secondo weekend vocazionale. I ragazzi accompagnati da fra Simone, Antonio, Maurizio, e Gian Matteo, insieme ai frati studenti della provincia, hanno ripercorso alcune tappe e luoghi della presenza domenicana maschile e femminile a Roma.

Iniziando dalla Pontificia Università san Tommaso d’Aquino, passando per la Basilica di san Clemente e concludendo a Santa Maria sopra Minerva, lì dove era collocata la stanza di santa Caterina da Siena, i ragazzi hanno potuto conoscere i luoghi di pertinenza della nostra famiglia del passato e di oggi nella città eterna. Questo itinerario geografico-storico già tanto importante, è stato poi ulteriormente arricchito dalla antica e sempre nuova spiritualità domenicana, attraverso la bellezza e la freschezza di brani tratti da opere di San Tommaso d’Aquino e di Santa Caterina.

Il “luogo” è spazio fisico e spirituale dove si ha la possibilità di esprimere se stessi, dove per ciascun uomo è facilitato l’incontro col Signore, il solo che può cambiare la nostra esistenza, il solo che ci permette di vivere pienamente

In diversi momenti di questo weekend ci si è trovati a riflettere in particolare su tre parole: Amore, Sapienza, Luogo. “L’Amore” di Dio è quello che supera ogni nostra imperfezione, quell’amore che come religiosi siamo chiamati a donare gratuitamente ai nostri fratelli e sorelle, ma ancora e non per ultimo, quell’ amore di cui ha bisogno ciascun frate, senza del quale rischia di trasformarsi in uno “zitello”, come spesso ammonisce il Santo Padre Francesco.

La vera “Sapienza” è il più perfetto tra i compiti dell’uomo e non tanto la capacità di ritenere illimitate informazioni. Attenzione a non confondere l’abbreviazione "O.P.", Ordine dei Predicatori, con " ordine dei professori "!!! Il “luogo” è spazio fisico e spirituale dove si ha la possibilità di esprimere se stessi, dove per ciascun uomo è facilitato l’incontro col Signore, il solo che può cambiare la nostra esistenza, il solo che ci permette di vivere pienamente. Ci auguriamo di essere riusciti, seppur nel poco tempo trascorso insieme, non soltanto a mostrare ai ragazzi in discernimento alcuni luoghi dove “abita” il Signore con i suoi chiamati, ma, parafrasando il salmo 83, anche che è beato chi abita nella sua casa, che è meglio un solo giorno negli atri della casa del Signore che mille altrove! Accompagniamo ciascuno di loro nel cammino che il Signore sta tracciando davanti ai loro piedi, con loro stessi protagonisti e con noi, forse semplici “comparse” o forse futuri fratelli in san Domenico.
Dio che ha iniziato in voi la Sua opera la porti a compimento!

fr. Domenico G.M. Sprecacenere, O.P.

Ed iniziò a mandarli a due a due per portare
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parliamo con Dio e di Dio nel XXI secolo
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